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Lavoro, siglato oggi in Regione - dopo un incontro con il presidente Vasco Errani e l'assessore Luciano Vecchi - un addendum di accordo di proroga fino al 31 agosto prossimo degli ammortizzatori sociali in deroga

Bologna – Via libera delle forze sociali, economiche ed istituzionali all’addendum di accordo sulla gestione degli ammortizzatori sociali in deroga: si possono sottoscrivere prestazione fino al prossimo 31 agosto.
La sigla dell’accordo è arrivata - oggi pomeriggio a Bologna - nel corso del tavolo tecnico di monitoraggio degli ammortizzatori sociali riunito in viale Aldo Moro al quale è intervenuto il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani e l’assessore regionale alle Attività produttive Luciano Vecchi.
Il documento prende atto “del persistere della crisi che caratterizza il contesto economico regionale” e della lettera del Ministero del Lavoro che stabilisce che si possono sottoscrivere prestazione non oltre al prossimo 31 agosto. L’addendum da continuità, prorogandole, alle intese sottoscritte il 23 dicembre 2013, il 31 marzo 2014 e l’ 8 aprile 2014.
Inoltre i sottoscrittori si  impegnano affinché “qualora si verificassero problemi nell’applicazione della comunicazione ministeriale, gli oneri conseguenti non possano ricadere sulle imprese e sui lavoratori”, mentre invitano ad estendere la validità dei protocolli delle Amministrazioni provinciali  - sottoscritti con gli Istituti di credito per le anticipazioni finanziarie ai lavoratori sospesi per ammortizzatori sociali -  fino alla stipula di un protocollo regionale e comunque fino al 31 agosto 2014.
La Regione è “impegnata politicamente a portare aventi in tutte le sedi ogni iniziativa utile per consolidare e dare piena attuazione ai contenuti dell’accordo”, e prende  atto delle richieste delle parti “di posticipare il termine per la presentazione delle domande di cassa integrazione guadagni in deroga che hanno inizio compreso dal 1 all’11 luglio, al 31 luglio 2014”.
Entro il prossimo 10 luglio sarà fissato un incontro tra i firmatari per effettuare una verifica della situazione anche in seguito al confronto, attualmente in corso, tra il Ministero del Lavoro e le Regioni e Province Autonome.

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